Dalle ciclabili alle colline del Limburgo, da Maastricht a Valkenburg, dalla nostra fatica al successo di Gasparotto.
Amici, oggi chi vi scrive deve ancora riprendersi dall’ultima esperienza vissuta nelle strade olandesi: un po’ per la fatica non indifferente della cicloturistica di Sabato, un po’ per l’entusiasmo di vedere un italiano attaccare e vincere la Domenica. Ci stiamo ancora strofinando gli occhi dall’emozione.
Dalle ciclabili alle colline del Limburgo, da Maastricht a Valkenburg, dalla nostra fatica al successo di Gasparotto.
Amici, oggi chi vi scrive deve ancora riprendersi dall’ultima esperienza vissuta sulle strade olandesi: un po’ per la fatica non indifferente della cicloturistica di Sabato, un po’ per l’entusiasmo di vedere un italiano attaccare e vincere la Domenica. Ci stiamo ancora strofinando gli occhi dall’emozione.
Ma andiamo per ordine! Già con la sgambata del venerdì pomeriggio ci eravamo accorti delle difficoltà altimetriche che quelle dolci e verdi colline avevano in serbo per noi. Salite brevi con pendenze importanti che potevano impensierirci seriamente. In più se ci aggiungiamo il clima non proprio primaverile che il Sabato ci ha colpito in alcuni tratti del percorso, il nostro pronostico di andare a correre una corsa “Vera” è diventato realtà. Sono stati ben 10.000 ad affrontare le insidie dei vari tracciati e del clima limburghese. 6 percorsi diversi per lunghezza e dislivello che avevano come minimo comun denominatore il passaggio in alcuni dei luoghi-simbolo della classica della birra del giorno successivo, l’Amstel Gold Race. Il lungo ad esempio presentava 240 km con 2600mt di dislivello, mentre l’intermedio 143 km e 1800 mt di dislivello.
Dopo la corsa estenuante ci ha investito un fantastico clima di gioia e allegria, con la grande festa nei pressi dell’arrivo, in cui scorrevano davvero fiumi di birra, musica con fantastici Dj, e via di risate ed aneddoti della gara appena conclusa.
Il successo di questo evento è stato dimostrato anche dal numero di donne presenti tra i ranghi dei cicloturisti, tante, ma davvero tante!!!! E poi anche dal fatto che tutti potevano sentirsi vincitori dopo la lotta contro se stessi, nessun podio, nessuna celebrazione di “campioni” ma tutti dal primo all’ultimo considerati vincitori !!!
Un clima di festa che non si è concluso Sabato ma che è andato crescendo per tutta la Domenica. Infatti il giorno dopo già l’emozione di scambiare due parole coi prof prima della partenza di Maastricht sarebbe stato sufficiente per farci vivere a pieno questo importante evento internazionale. Ma il bello doveva ancora venire!
Vi ricordate l’intervista che avevamo fatto ad Enrico Gasparotto appena pochi giorni fa? Ebbene, sembra proprio che gli abbiamo portato fortuna! Scherzi a parte, la gamba che aveva gli ha permesso di stravincere questa Classica, come già aveva fatto nel 2012. L’atmosfera era quella delle grandi occasioni, gli spettatori avevano affollato “berg” con camper, gonfiabili e cartelloni già dal primo mattino. Quando è toccato ad Enrico attaccare, noi eravamo lì sul Cauberg ad incitarlo con la bandiera tricolore, e quando infine ha vinto, ci siamo fiondati all’arrivo per condividere con lui le emozioni di questa vittoria. E lui stesso ci ha accolto esultando, anche in virtù della grande amicizia che lo lega ad Andrea Tonti!
Gasparotto ha coronato definitivamente la nostra esperienza, di per sé fantastica, portandola ad un’emozione che noi di Bike Division Tour Operator porteremo sempre con noi.
Ora dalle dolci colline del Limburgo, si passa alle asperità delle Ardenne belghe, dove chi si sente più scalatore può trovare il suo pane! Quindi preparatevi al massimo…a presto!
Lo staff di Bike Division