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TOUR DELLE ALPI, TRA SVIZZERA E ITALIA

Pubblicato il 10 Agosto 2018 in diario-di-viaggio
TOUR DELLE ALPI, TRA SVIZZERA E ITALIA con Bike Division

Un evento, il Tour Of Alps pensato e realizzato su misura per un gruppo di ciclisti #Brasiliani, ci hanno contattato chiedendoci di realizzare per loro una vacanza "epica" volendo scalare tutte le più importanti vette Alpine, una bella sfida ma realizzabile chiaramente. Ci siamo messi al lavoro e dopo qualche mese eccoci pronti per la partenza della prima tappa.

Un evento, il Tour Of Alps pensato e realizzato su misura per un gruppo di ciclisti #Brasiliani che ci hanno contattato chiedendoci di realizzare per loro una vacanza "epica". Volevano scalare tutte le più importanti vette Alpine, una bella sfida ma realizzabile chiaramente.

 

Ci siamo messi al lavoro e dopo qualche mese eccoci pronti per la partenza della prima tappa, la Locarno-Grimsel Pass, un bell'inizio considerando i 120km percorsi ed oltre 3500 metri di dislivello accumulati grazie alle ascese della Tremola, del Furka e del Grimsel, tre passi che sin da subito ci hanno fatto capire l'importanza di questo evento, la durezza e anche la spettacolarità delle salite e dei paesaggi. Una sosta organizzata a metà percorso dal nostro staff con pic-nic tutto "made in italy"  aveva spezzato la lunga giornata in bici chiusa alla grande fra boccali di birra, musica e grande soddisfazione  sulla stupenda terrazza che si affaccia nello splendido laghetto di un azzurro intenso, in cima al Grimsel.

 

Sveglia alle 8 il giorno seguente e partenza alle 9.30 scendendo per oltre 20km dal Grimsel con smanicato e manicotti fino al bivio di Innertkirchen dove svoltando a destra si è iniziato a slire per lo spettacolare Stusten Pass, lunghissimo e bellissimo. Picchiata poi su Andermatt e risalita verso l'Oberlpass, messi a dura prova dal caldo torrido trovato in valle, molto umido e soffocante. Per fortuna i nostri mezzi e lo staff al seguito hanno saputo aiutarci nel rinfrescarci con continui pit-stop a base di bibite fresche, integratori, coca cola e la purissima acqua delle fontane montane. Archiviamo anche la seconda tappa con 110km circa e 3600mt di dislivello nelle gambe.

 

Il terzo giorno la stanchezza inizia a farsi sentire, anche perchè davanti non abbiamo una semplice passeggiata ma una vera tappa di montagna, con il Monte Spluga e il Maloja da affrontare per concludere la tappa a Saint Moritz dopo i 110km e 3200mt di dislivello previsti. Non ci perdiamo comunque d'animo, anzi! Si inizia subito il Monte Spluga e una volta scollinato ci si ferma nel bellissimo Rifugio Stuetta a riempire i nostri "serbatoi" a base di bresaola, pasta, formaggi, patate lesse e birra locale, la stessa birra che ci sembra perfetta come dissetante e idratante. A pancia piena ci buttiamo in picchiata dallo Spluga, arriviamo a Chiavenna e troviamo anche qui oltre 35 gradi di temperatura, una piccola rinfrescata e puntiamo il Maloja che sembrava non finire mai, infinito davvero, con i suoi ultimi tornanti che si alternano in stretta frequenza destra-sinistra-destra-sinistra-ecc., una vera e propria SAMBA a pedali: così l'ha soprannominata Alvaro, un ragazzo del gruppo Brasil!

Arrivati a Saint Moritz siamo stanchi, bruciati dal sole e andiamo diretti in camera a riposare. Non tutti a dire il vero, c’è chi ne ha approfittato per andare al centro benessere del magnifico hotel, chi a fare 2 passi nella stupenda cittadina Svizzera o chi con il nostro massaggiatore Luis ha iniziato a defaticare con una rilassante seduta di massaggio.

 

Il quarto giorno è tutto ancora in terra Svizzera, affrontiamo dopo circa 15km dalla partenza una delle più conosciute salite del Cantone dei Grigioni l'Abula Pass spessissimo presente al Giro di Svizzera dei professionisti, non molto lunga ma impegnativa con pendenze che per lunghi km sono sempre attorno al 10-12%, un bel risveglio muscolare insomma. Superata l'Albula ci siamo diretti verso Davos, per poi salire nuovamente al Fluela Pass e arrivare a Zernez dopo 110kme 3200mt di dislivello. Pomeriggio di relax, massaggi, e per il nostro meccanico Daniele una controllata generale alle bici, qualche cambio di copertone, registrazione dei cambi (soprattutto per i rapporti agili), pulizia di scarpe, caschi, frigoriferi e ripreparare il tutto per il girono seguente, un altro grande giorno.

 

Infatti aspettavamo questo giorno con ansia e rispetto, ci aspettava RE STELVIO! Con partenza da Zernez affrontiamo subito il Fuorn Pass scendiamo a Santa Maria e con la svolta secca a destra si entra nel Maracanà del Ciclismo, PASSO UMBRAIL che ci proietta sulla nostra vetta preferita PASSO STELVIO a quota 2758mt s.l.m , TANTA ROBA!!!!! Grande emozione per i nostri amici e per tutti noi, un'altra grande giornata stavamo per portare al termine, un altro grande gigante della storia del ciclismo avevamo conquistato. Non un gran sole in cima e non molto caldo chiaramente, ma eravamo talmente accaldati di nostro e sudati che ci saremmo gettati nel torrente ghiacciato che scendeva dalla montagna!! Dopo foto scattate, abbracci e mangiato un bel piatto di pasta ci rivestiamo di mantelline, manicotti, gambali, ecc..... e scendiamo verso Bormio dove alloggiamo e dove ci aspetta una super serata a base di Pizzoccheri, Sciat, Polenta di Cervo e vino Sassella. Siamo o non siamo in Valtellina!!!

 

Il risveglio della sesta e ultima è sempre più pesante, gambe doloranti, volti segnati dal sole e dalla fatica, e un'altra grande montagna che ci aspetta. Scendiamo dalle camere e ci infiliamo nella sala ristorante per una ricca colazione a base di frutta, yogurt, carboidrati, proteine, caffè, ecc. Si risale in camera, ci cambiamo velocemente e ci si ritrova alla hall dove Stefano, una delle nostre guide è già pronto a garantirci sicurezza e assistenza. Pronti e si parte, da Bormio si sale verso Santa Caterina e si và a mettere la bandierina anche al mitico Passo Gavia   ai 2652 metri. Le energie sono veramente al lumicino, ma noi siamo ciclisti con passione e tenacia da vendere, con la consapevolezza che "I grandi risultati non si ottengono senza sacrificio" e vogliamo arrivare alla grande conclusione di questo tour. Una rapida sciugata al sudore, riempite le borracce di acqua fresca si scende dal gavia, si passa da Passo del Tonale, si prosegue per Edole e si affrontano gli ultimi 15km di salita, quelli del Passo Aprica, quello delle imprese di Marco Pantani, quello dove chi aveva ancora energia ha esaurito anche le riserva, scattando, aumentando, staccandosi, rientrando, insomma l'ultima salita è stata da cinema, un mix di euforia, eccitazione, adrenalina, stanchezza e consapevolezza di aver portato a termine un'impresa!

 

Circa 20.000 metri di dislivello in 6 giorni non sono affatto pochi per chi non fa questo di mestiere, ma anzi lavora 8-10 ore al giorno e si allena quando va bene 2-3 volte a settimana. Un grazie a tutti voi che avete scelto Bike Division e che avete passato con noi questa settimana di grande ciclismo! 

 

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