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Intervista a Damiano Cunego

Pubblicato il 20 Dicembre 2019 in angolo-andrea
Intervista a Damiano Cunego con Bike Division

Non solo campione sulle due ruote ma anche personaggio pubblico molto sensibile e dotato di spiccata umiltà, tanto da essere definito “un campione a pane ed acqua”. Ecco l'intervista completa a Damiano Cunego!

Non solo campione sulle due ruote ma anche personaggio pubblico molto sensibile e dotato di spiccata umiltà. Un ciclista capace di vincere un Grande Giro e molte Classiche.
Vittorioso a Cauberg nel 2008, stiamo parlando di Damiano Cunego. E chi meglio del Piccolo Principe del ciclismo italiano avrebbe potuto rispondere alle nostre domande e darci qualche utile consiglio per arrivare pronti all'Amstel Gold Race del 2020?

Damiano, cominciamo dal passato: penso sia nella memoria di tutti quella tua vittoria in volata su Schleck nel 2008. Che ricordi hai di quella gara?
Era ed in effetti è stata una corsa perfetta per me. Ed essendo la mia prima partecipazione all'Amstel, sicuramente è stata un'emozione doppia. E poi è una classica molto importante, parte del famoso Trittico, ambita da tutti i grandi uomini da corse di un giorno!

Il 2008 è stato un ottimo anno, con grandi risultati per te.
Si, senza dubbio. Quell'anno, è vero, ho vinto anche Il Lombardia (il terzo!) ed argento ai Mondiali in linea a Varese. Quando ripenso a quell'anno, penso sempre a questa corsa, particolare, difficile e di prestigio. Ha un valore storico per me!

L'Amstel Gold Race è una delle prime grandi classiche della stagione. Peculiarità di questa corsa, oltre alla sua considerevole lunghezza, è senz'altro la presenza di numerosi strappi . Come l'hai preparata?
Be', il mese di Marzo è stato completamente incentrato sulla preparazione di questa corsa, una gara di un giorno di circa 250km e con tanti strappi. Per questo motivo, in allenamento, ho fatto strappi simili a quelli che avrei ritrovato in gara. In particolar modo il Cauberg, che poi è la salita principale. Poi, molti allenamenti di ritmo, cambi di ritmo, ed una volta a settimana un lungo: 240-260km. Avevo già in mente questa gara e volevo arrivare preparato.

Quindi un avvicinamento piuttosto specifico?
Sicuramente si, merita una preparazione specifica. Come ho detto poco fa, avevo già in testa questa gara. E poi è la prima di una serie di classiche del nord, assieme a Freccia Vallone e Liegi, che richiede molto impegno fisico e mentale per chi punta alle grandi corse di un giorno. Io volevo a tutti i costi arrivare pronto già alla prima.

Veniamo ora al presente ed al futuro. Nel 2020 avremo la fortuna di averti con noi di Bike Division durante l'Amstel. Considerando i sei possibili percorsi (dai 65km ai 240km), a quale pensi di prendere parte?
Guarda, ora la vivo in maniera diversa rispetto a quando correvo per professione. Non ho ambizioni personali, continuo a correre per passione e perché le strade dell'Amstel hanno un fascino particolare (sorride). Pedalerò assieme al gruppo di Bike Division. Starò con loro e, se servirà, sarò disponibilissimo a dar loro dei consigli, piccoli accorgimenti! Magari cominciando dalla sera prima, quando li conoscerò.

Questo perché correre in bicicletta rimane pur sempre un qualcosa di soggettivo ed ognuno lo fa a modo suo, in base anche a tante altre condizioni esterne, giusto?
Si, questo è verissimo. Per dare consigli specifici e mirati ad ogni singola persona bisogna conoscere tale persona, capire chi si ha di fronte. Tuttavia, questo non toglie che si possano dare degli utili “macro consigli”, chiamiamoli così, sull'avvicinamento ad una gara del genere!

Dunque, considerando che mancano circa quattro mesi, quali “macro consigli” circa la preparazione ti senti di dare ai ciclisti amatori che intendano cimentarsi in questa spettacolare gara?
Il mio consiglio è che ognuno provi almeno due o tre volte a fare un allenamento della stessa distanza che ha scelto per la gara, in modo tale che il fisico conosca già lo sforzo che andrà a compiere in gara e sia pronto. Ovviamente in relazione al tempo che si ha a disposizione nella vita di tutti i giorni, chiaro. Non è una classica qualsiasi. E poi abituare il corpo agli strappi, non sottovalutarli solo perché non sono le grandi salite alpine, poiché possono far male e se ci pensi nella gara da 240km arriveranno ad accumulare 3500 metri di dislivello. Sarà molto importante alimentarsi correttamente e costantemente durante la gara, ma di questo potremo parlarne direttamente con gli appassionati e ciclisti di Bike Division prima della gara.

SE ANCHE TU VUOI ESSERE DEI NOSTRI E PEDALARE CON DAMIANO DURANTE LA PROSSIMA AMSTEL GOLD RACE, MANDACI LA TUA RICHIESTA QUI: PARTECIPA ALL'AMSTEL GOLD RACE 2020

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